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L'assessore Gramegna: “Emergenza Ucraina, ecco le linee-guida dall’accoglienza all’assistenza fino alla raccolta dei beni”
Data pubblicazione : 22/03/2022
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“Dopo aver lanciato la campagna di solidarietà ‘Porto San Giorgio aiuta l’Ucraina’ con i Centri raccolta degli aiuti ed accolto l’arrivo dei primi 34 profughi al porto, il Comune ha definito con l’Ambito territoriale sociale le linee-guida per l’accoglienza e l’assistenza sanitaria nel nostro territorio. Nei prossimi giorni anche a seguito delle indicazioni che riceveremo da Stato e Regione, saranno fornite ulteriori informazioni e aggiornate le collaborazioni con i soggetti del pubblico e degli enti del terzo settore”.
L’assessore alle Politiche sociali Francesco Gramegna illustra i principali aspetti rivolti ai cittadini ucraini in fuga dalla guerra e alle famiglie che intendono offrire accoglienza e beni di prima necessità.
Secondo le prime indicazioni operative, i profughi devono recarsi non appena possibile (e comunque entro 8 giorni dall’arrivo) presso gli uffici della Questura di Fermo in via Italia, n. 12 (tel. 0734.254424) per denunciare la propria presenza in Italia e per tutti gli adempimenti di carattere amministrativo relativi alla posizione sul territorio nazionale.
Accoglienza
Le persone che ospitano cittadini ucraini (soggetto ospitante), entro le 48 ore dall’arrivo, sono tenute a formalizzare apposita dichiarazione di ospitalità (indicando chi ospita e dove) all’Autorità di Pubblica sicurezza. Se i profughi dispongono già di figure di riferimento sul territorio possono ricevere ospitalità presso queste.
In caso contrario, il sistema di accoglienza sarà predisposto dalla Prefettura, secondo i percorsi indicati dal Governo, attraverso la rete nazionale dei Cas (Centri di accoglienza straordinaria) e del Sai (Sistema di accoglienza e integrazione) d’intesa con gli Enti locali.
Assistenza sanitaria
Tutti devono effettuare un tampone nasofaringeo entro 48 ore dall’ingresso in Italia. Dopo tale tampone, se negativo, per i maggiori di 6 anni è obbligatorio indossare per 5 giorni le mascherine Ffp2 in regime di auto-sorveglianza. La quarantena di cinque giorni deve essere effettuata dai profughi ucraini, fatto salvo il caso in cui siano in possesso di certificazione vaccinale riconosciuta. Se il tampone è positivo si applica l’isolamento obbligatorio.
I minori, le donne in stato di gravidanza e coloro che hanno un visto rilasciato in area Schengen possono ottenere l’iscrizione al Servizio Sanitario Regionale recandosi presso l’Anagrafe assistiti con accesso diretto.
Gli altri profughi ucraini, ad oggi, non possono ancora ottenere l’iscrizione al Servizio Sanitario Regionale, ma possono ricevere il codice Stp, necessario per poter ottenere prestazioni e prescrizioni anche di farmaci a carico del Ssr, recandosi presso l’anagrafe assistiti con accesso diretto.
E’ necessario effettuare le vaccinazioni anti Covid: per iniziare o completare il ciclo vaccinale, anche ai fini dell’ottenimento del green pass, occorre andare, al Centro vaccinale in Via Zeppilli n. 22, a Fermo.
Le donne in stato di gravidanza o con problematiche di tipo ostetrico-ginecologico possono accedere gratuitamente ai consultori familiari dell’Asur.
Raccolta di beni
La Caritas di Porto San Giorgio, presso la parrocchia Gesù Redentore in via Silenzi n. 4 , ogni martedì dalle ore 16 alle 18 promuove una raccolta di beni di prima necessità destinati alla popolazione ucraina che verrà accolta dalle famiglie del territorio. Sarà possibile donare cibo in scatola, barrette energetiche, acqua, condimenti, frutta secca, cereali, ecc.
E anche: alcol o disinfettante, kit medico, assorbenti, pannolini bambini, omogeneizzati, pannoloni adulti, asciugamani, materiale cucina: piatti, bicchieri, posate in plastica o silicone, mascherine.
Si chiede per il momento di intensificare le donazioni di tipo alimentare e non donare indumenti in quanto il materiale ottenuto dalle precedenti raccolte è risultato già abbondantemente sufficiente.
I beni raccolti verranno elargiti alla Protezione Civile del Comune di Porto San Giorgio che a sua volta provvederà per la distribuzione alle famiglie ucraine che si recheranno nella loro sede con la documentazione rilasciata dalla Questura.
Tutti i privati che intendano fare ulteriori donazioni possono contattare sia la Caritas che la Protezione Civile (i numeri utili sono indicati a fine nota).
Gli orari della Protezione civile per consegna dei beni ai nuclei ucraini sono i seguenti: martedì e venerdì dalle 15 alle 18.
Trasporto nel territorio
I cittadini ucraini, a seguito dell’Ordinanza di Protezione Civile n. 876 del 13 marzo scorso, possono viaggiare gratuitamente entro i 5 giorni dal loro arrivo nel paese sui treni della società Trenitalia, sui servizi marittimi e sulla rete autostradale per raggiungere il primo luogo di destinazione o di accoglienza.
Inoltre, la Croce Azzurra di Porto San Giorgio si rende disponibile ad organizzare dei brevi spostamenti nei presidi utili all’accoglimento dei cittadini ucraini (questura, distretti sanitari, ospedale).
Segnalazione disponibilità immobili privati o associazioni
Si invita a segnalare l’eventuale disponibilità sul territorio di unità abitative-singoli appartamenti di proprietà privata o altre strutture ricettive, adatti ad ospitare i profughi ucraini in arrivo nel nostro territorio. Per farlo si chiede dunque ai cittadini che abbiano il desiderio e la possibilità di mettere a disposizione alloggi idonei, di comunicarlo alla Caritas e alla Protezione Civile.
Informazioni ed orientamento
Per le informazioni e l’orientamento possono essere contattati: Protezione civile (331.6194695 e 0734.687015 per informazioni e raccolta distribuzione beni), Servizi sociali Comune (0734.680255 informazioni), Caritas (345.7044580 informazioni), Croce Rossa (334.3161287 informazioni, accompagnamento ai presidi, traduttori, rete alimentare e vestiario), Ponte (0734.226972 rete alimentare, vestiario, mensa, servizio docce), Croce Azzurra (340.1848151 trasporto ai presidi).