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Secondo appuntamento con la rassegna “Sotto_passaggi” al teatro comunale di Porto San Giorgio. Sabato 4 febbraio (ore 21) arriva Amleto FX, con Gabriele Paolocò. Prodotto da Vico Quarto Mazzini, Progetto Goldsdtein e Teatro dell’Orologio, Amleto FX è un’indagine sulla moda del deprimersi dei nostri tempi. Uno spettacolo che parla di castrazioni tecnologiche, della mancanza dei padri, dell’attrazione verso la dissoluzione e dell’eco assillante che tutto questo causa nelle nostre coscienze. Non è Amleto, ma un assolo generazionale. Un racconto intimo e globale che, attraverso il riso amaro, vuole spingere a trovare una soluzione al solito annoso, banale, scontato ma comunque sempre irrisolto quesito: essere o non essere?
Secondoo l’assessore alla Cultura Renato Bisonni, “Dopo gli spettacoli di sabato scorso con l’introduzione alla lirica e di domenica scorsa (Romeo&Giulio) che ci ha dato modo di riflettere su temi impegnativi di una società moderna che ha il dovere di interrogarsi, sabato avremo un'altra occasione per assistere ad un nuovo tema complesso, surreale, difficile, introspettivo, che tocca tasti inusuali”.
Note di scena
Lo spettacolo si sviluppa attraverso una messa in scena che permette di sovvertire il piano della realtà a seconda delle esigenze comunicative. La stanza di Amleto non è rappresentata come spazio fisico ma come un luogo dell'anima, dove le sue sensazioni prendono forma traducendosi in immagini. La stessa pratica viene applicata alla drammaturgia, dove lo stream of consciousness di Amleto è reso ancora più irreale dal continuo spostamento da un piano soggettivo ad uno sconclusionato piano oggettivo, rappresentato attraverso l'interpretazione di altri personaggi. L'unico dialogante è il filtro robotico di una voce monocorde emessa dal un computer quando riceve un messaggio sulla chat. Il testo di Shakespeare è stato recuperato solo in alcune parti, per essere stravolto a favore di una contemporaneità che asservisce le parole del Bardo all'intento dello spettacolo. L’obiettivo è quello di cercare un'emotività che destabilizzi lo spettatore, che lo faccia piangere mentre qualcun altro si sganascia dalle risate o che lo coinvolga mentre il suo vicino inorridisce. Un’emotività che ci faccia capire che certi subbugli di stomaco, siano crampi o magoni, solo a teatro si possono provare.
Biglietti al costo di 10 euro (intero) e 8 euro (ridotto). Per prenotazioni, tel. 392 3429126, mail: organizzazione@proscenioteatro.it.