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Arte, la “Coppa Luigi” alla 26enne Cecilia Del Gatto con l’opera “Emilio”. Il sindaco Vesprini: “Nella sua foto un pezzo della nostra memoria”
Data pubblicazione : 17/09/2022
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L’osservazione di una abitazione, quella di “Emilio” in via Giotto, diventa spunto per un’opera realizzata da una giovane artista sangiorgese, vincitrice a Brescia alla 14esima edizione del premio d’arte contemporanea Nocivelli.
La 26 enne insegnante Cecilia Del Gatto ha ricevuto dalla giuria il “Premio Luigi” relativo alla sezione fotografia. Lo scorso 11 settembre a Verolanuova (Brescia) nella chiesa della Disciplina è avvenuta la premiazione “per il talento narrativo, la capacità di sintesi e di creare un’inedita struttura per immagini”, hanno affermato i giurati. L’artista è stata ricevuta dal sindaco Valerio Vesprini che si è complimentato per “la brillante affermazione e l’idea d’aver coinvolto un pezzo della memoria cittadina, come avvenuto anche in altre sue opere in passato”.
Il 25 novembre l’immagine ed altre proprie opere finiranno in mostra nel palazzo Martinengo (Brescia) insieme a quelle dei vincitori delle altre sezioni in gara. Cecilia Del Gatto riceverà nel 2023 come premio un periodo di residenza nella “Casa degli artisti” di Milano per proseguire nella sua attività.
“Emilio – spiega l’artista - prende vita dall’osservazione di un’abitazione e deve il suo titolo al nome dell’uomo che lì ha vissuto fin dalla sua nascita. Emilio, dal 1954 fino alla sua scomparsa nel 2020, ha annotato sulle pareti esterne, scrivendo direttamente sui mattoni, gli eventi per lui più rilevanti. La sua era una manifestazione della memoria individuale, la cui stratificazione contribuisce oltremodo alla memoria collettiva del momento presente. Sulle mura, osservazioni individuali su fenomeni naturali o eventi storici si fanno substrato di un ricordo che diventa patrimonio. Un occhio attento e straniato, ingenuo e puro, si rivolge a una realtà che scorre apparentemente uguale a se stessa nel lento fluire della piccola provincia: ininterrottamente, per cinquanta anni, ne ha saputo cogliere il divenire e la sua traccia indelebile, per poi riconsegnarlo ai posteri, scegliendo per sé il ruolo di narratore silenzioso della sua cittadina”.