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Venerdì 2 febbraio, nel bar “La terrazza sul mare” (piano terra fronte mare del cosiddetto grattacielo, quartiere nord) aprirà i battenti alle ore 18 un originale evento espositivo che pone a battesimo una nuova corrente artistica: il movimento denominato Recycled Computer art (RC art), ovvero un nuovo orizzonte nell’arte contemporanea.
“Già a partire dalla fine del primo decennio del nuovo millennio, quattro artisti sangiorgesi e fermani, indipendentemente l’uno dall’altro, avevano iniziato a concepire e realizzare opere utilizzando un nuovo linguaggio espressivo, per certi versi molto stravagante – spiega il curatore Walter Scotucci - . Non più gli abituali materiali come colori ad olio o tempere da stendere su tela o su tavola, non più terre, creta, legno, ferro, acciaio o marmi pregiati da scolpire, ma scarti della produzione informatica ricavati dal ‘dis-assemblaggio’ di computer la cui rapida obsolescenza aveva determinato in pochi anni una grande disponibilità di materia prima, oltre che naturalmente seri problemi per il suo smaltimento. A fronte di pochi e preziosi elementi recuperati da aziende specializzate, la maggior parte di questi materiali, processori o dissipatori dalle forme a volte geniali, schede madri e cablaggi multicolori, stampanti, scanner, o hard disk, finiva inevitabilmente in discariche divenute in breve un vero e proprio continente galleggiante nei mari del nostro pianeta.
Questo evento espositivo di esclusiva RC art di tutti e quattro gli artisti, va considerato dunque come la prima vera apparizione pubblica di questa innovativa corrente. Ovviamente nulla a che fare con la cosiddetta Computer art, conosciuta da tutti e da sempre praticata, almeno da quando gli elaboratori elettronici sono diventati strumenti di lavoro per grafici, desiner, videomakers, compositori e registi del cinema e della televisione. Terminato il loro ciclo vitale, i computer, strumenti simbolo di quest’era antropocenica digitale, divenuti anche indispensabili veicoli di comunicazione, vengono dunque smontati per ricavarne oggetti che in sé hanno già un’autonoma potenzialità espressiva. Vengono poi riaggregati e finalizzati in base alle loro qualità per divenire vere e proprie creazioni artistiche portatrici di nuovi messaggi. Frammenti rigenerati che ritornano nel mondo della comunicazione reale e tangibile, per trasformarsi in preziosi testimoni del presente”.
Fino all’11 febbraio Matteo d’Errico, Maria Teresa Berdini, Elisabetta Achille e Vincenzo Cestarelli esporranno nel locale interno del bar pasticceria terrazza sul mare alcune delle loro creazioni. Nello stesso spazio presenteranno in seguito le loro aggiornate invenzioni, in una sorta di mostra permanente, essendo il locale ormai punto d’incontro obbligato per artisti, critici, collezionisti ed estimatori della RC art.
“Dovendo trovare un ambiente simbolo per presentare questa ricerca – prosegue Scotucci - mi è sembrato fin troppo facile, intuitivo, indicare nel grattacielo di Porto San Giorgio il luogo più adatto per questo genere artistico. Il manufatto, il più alto skyscraper della provincia fermana, facilmente identificabile da sud a nord in tutta la regione, appare come un grande ‘processore architettonico’ o se vogliamo un dissipatore, inserito nella ‘scheda madre terra’. Un doveroso e sentito ringraziamento va rivolto alla civica amministrazione ha saputo prontamente cogliere l’importanza di questo evento ed ai proprietari della ‘Terrazza sul mare’ che hanno accolto senza riserva la nuova sfida. Da Porto San Giorgio parte un messaggio globale, o per meglio dire “glocale”, con l’invito a tutti gli artisti del pianeta a cimentarsi ed esprimersi con questa nuova forma d’arte”.
L’esposizione sarà visitabile fino all’11 febbraio dalle ore 8 alle 24 (mercoledì 7 chiusa).