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“L’Amministrazione comunale è davanti ad una sfida epocale, affrontata fin dall’inizio con grande impegno, determinazione ed equilibrio. L’obiettivo di questa prima fase è quello di salvaguardare quanto più possibile la salute della nostra comunità cercando di impedire, attraverso comportamenti scorretti, la diffusione del virus. Al contempo è stata organizzata una rete di assistenza domiciliare agli anziani, ai malati e a coloro che maggiormente ne avevamo bisogno, in collaborazione coi volontari della Protezione civile e i militi della Croce Azzurra. Sono proseguite le numerose azioni di controllo, gli interventi programmati di sanificazione a ridosso dei luoghi maggiormente frequentati per i servizi essenziali, il coordinamento di iniziative a sostegno delle famiglie con la consegna dei buoni spesa pubblici, interventi economici diretti del Comune e la gestione dell’iniziativa di solidarietà cittadina ‘Spesa Sospesa’ (a tal proposito, nei prossimi giorni renderemo nota la modalità di consegna di una seconda serie di sostegni).
Adesso c’è il lavoro per la cosiddetta “fase due”. L’attività che ci riguarderà per i prossimi mesi sarà anche quella di creare le condizioni affinché le imprese possano ripartire. Pur consapevoli dei danni generati della pandemia, guardiamo alle realtà economiche della nostra città, a cominciare da turismo e commercio.
Tutti dovranno fare la loro parte per consentire la ripresa che vogliamo. Siamo pronti a sostenerla con il nostro Bilancio ma diventa fondamentale quanto lo Stato riuscirà a mettere in campo: dobbiamo al tempo stesso scongiurare la possibilità che vengano intaccati i servizi essenziali ai cittadini. Ho sottoscritto, assieme a centinaia di colleghi di tutta Italia, l’appello al premier Conte per chiedere sostegni già nel mese corrente. E’ necessario riuscire a dare immediata risposta alle necessità dei cittadini, realizzando tra l’altro uno snellimento ed una sburocratizzazione dei procedimenti amministrativi.
Nell’appello al presidente del Consiglio dei Ministri si chiede di istituire un fondo speciale per i Comuni di almeno 5 miliardi e un fondo straordinario per quelli a vocazione turistica, risorse da utilizzare per il sostegno alle attività economiche e per coprire le mancate entrate tributarie.
Il Comune, ente erogatore dei servizi essenziali al cittadino, non ha alcuna intenzione in questa fase di chiedere ai sangiorgesi il pagamento di tributi, specie quelli danneggiati dall’emergenza Coronavirus. L’Ufficio ha ricevuto l’indicazione di non effettuare né richieste di pagamento per l’ordinario, né avvisi di accertamento per gli insoluti fino a nuove disposizioni. La polemica sollevata recentemente da una parte dalla minoranza è assolutamente fine a se stessa: la determinazione del dirigente rientra nell’ambito della propria attività di programmazione ordinaria del servizio. Trattasi di un mero impegno di spesa per la consuete attività di sollecito che verrà effettuata una volta superata la fase d’emergenza.
Si lavora invece su più fronti, seppur “a distanza”, per definire forme di sgravio e sostegno. Il Bilancio che ci apprestiamo ad approvare ci consente di uscire dalla fase di esercizio provvisorio ed è costruito per darci la possibilità di intervenire con variazioni che tengano conto delle inevitabili contrazioni del gettito tributario. Ma è fondamentale che il Comune non rimanga esso stesso vittima di questa situazione, attendiamo per questo un provvedimento del Governo che ci assegni direttamente adeguate risorse”.