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Il Comune recupera e inaugura il Pic pesca. Il sindaco Loira: “Sarà luogo anche per il turismo e la cultura” La gestione ai pescatori. Tarantini: “Vogliamo intitolarla a Ciamarra”
Data pubblicazione : 06/03/2021
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Quattrocentomila euro spese in opere, fondi provenienti dall’Europa e dal Comune per il rinnovamento e la realizzazione di locali al servizio della pesca, del turismo e delle iniziative per la città. Gli interventi ai locali del Pic pesca sono stati completati ed inaugurati oggi dal sindaco Nicola Loira, consegnati all’associazione preposta che ha come referente Riccardo Tarantini. Al porto peschereccio sono intervenuti il presidente del Consiglio comunale Giuseppe Catalini, assessori e consiglieri, il dirigente comunale Sauro Censi, il comandante della Capitaneria Simona Gentile, rappresentanti degli armatori (col presidente Oriano Quondamatteo), Covopi (presidente Gerardo Fragoletti), il Consorzio della piccola pesca (vice presidente Basilio Ciaffardoni), la Cooperativa “Luigi Recchioni”, la Protezione civile comunale (coordinatore Luciano Pazzi), tecnici e progettisti impegnati nei lavori.
“L’inaugurazione di questi locali, riammodernati e adeguati allo scopo che si è voluto prefiggere è un momento importante - ha detto Loira prima del taglio del nastro e la benedizione impartita da don Pietro Gervasio - . Voglio ringraziare Stefania Truffini che ci ha aiutati a redigere il progetto per concorrere ai finanziamenti europei, l’architetto Alessandra Beribè che ha realizzato il progetto architettonico ed il geometra Francesco Torelli. Insieme ad altre c’è la dimostrazione che l’Amministrazione è capace di ottenere finanziamenti sovracomunali, questo è Comunitario per gli Affari marittimi e la pesca. L’abbiamo coperto anche con risorse del nostro bilancio. Penso sia rilevante la consapevolezza che la propria città ha un bilancio capace di perseguire gli scopi che si prefigge è un dato di rilievo. Il progetto è stato avviato nella precedente amministrazione e completato in quella attuale. L’altro motivo importante è aver recuperato questo luogo alla sua destinazione prioritaria. E’ destinato agli addetti della pesca: potranno svolgere attività complementari e funzionali al loro esercizio, qui potranno anche socializzare. E’ un luogo destinato anche all’informazione per la divulgazione ai cittadini, un’area di valorizzazione della storia marinara cittadina sulla quale investiamo da anni. Attraverso il pescato utilizzeremo il porto per la promozione turistica. Abbiamo avuto la disponibilità delle associazioni per la gestione dell’immobile, come è giusto e doveroso. Il gruppo di pescatori mi ha proposto, ed io ho condiviso, di legare questa struttura a uno dei nomi di coloro che oltre 30 anni fa hanno dato corpo a un sogno realizzando questa infrastruttura. Ci hanno consentito oggi di essere qui e di dare una prospettiva alla nostra città. Negli anni in molti hanno colposamente giocato ad escludere questa infrastruttura dalle scelte più importanti fatte in questo territorio. Questi spazi ospiteranno anche il soccorso a mare della Protezione civile: il gruppo sangiorgese fa questo lavoro da qui per tutta la costa Fermana. Questo è un altro elemento di grande orgoglio”.
Riccardo Tarantini ha accolto volentieri l’incarico di referente delle realtà del Pic pesca: “Noi vorremmo intitolare questa struttura al nome di chi ha rappresentato in passato la società Approdo, intitolandola al presidente Dario Ciamarra”. Dopo l’applauso Tarantini ha ripreso: “Questo mio impegno non lo chiamo responsabilità, è un incarico che ancora una volta mi da la possibilità di continuare l’attività nonostante l’età. Una delle volontà da perseguire è iniziare a considerare i pescatori tutti uguali, indipendentemente dal tipo di attività che svolgono. La distinzione la lasciamo agli organi preposti per i vari prodotti, siete tutti pescatori e consideratevi tali”, ha concluso riferendosi ai colleghi.